Nelle pagine dedicate stamane dai giornali a Henry Kissinger si ricordano i suoi rapporti con l'Italia, l'amicizia con Giovanni Agnelli, l'ostilità verso Aldo Moro, il fermo anticomunismo. Noi vogliamo ricordare un congresso del Partito Repubblicano del 1988 che si svolse a Rimini. Non appartenendo a nessuna delle grandi "internazionali" - quella socialista, quella democristiana e quella liberale - i congressi del PRI non avevano in genere ospiti stranieri che portavano il saluto dei partiti fratelli. Il segretario di allora propose di invitare a quel congresso alcune personalità internazionali, non perché appartenenti alla nostra stessa famiglia, ma perché un loro contributo avrebbe potuto arricchire il nostro dibattito sulle questioni della politica internazionale. La direzione condivise il proposito, pur con qualche scetticismo che si potesse coinvolgere qualche personalità significativa.
Ebbene, in quel congresso di Rimini del PRI presero la parola, fra la sorpresa dei giornalisti presenti, il professor Karl Keiser, tedesco, direttore del più importante istituto di ricerca tedesco sui problemi della politica internazionale, Henry Kissinger, che era stato segretario di Stato e consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Valery Giscard d'Estaing, che aveva da poco lasciato la Presidenza della Repubblica francese e Shimon Peres, che di lì a poco sarebbe divenuto Presidente di Israele.
Parlavano a un piccolo partito che in quel momento raccoglieva poco più del 3% dei voti in Italia, ma veniva considerato come una forza politica affidabile e un interlocutore importante nelle questioni della politica estera.
1/12/2023
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