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“L’Italia, con un alto tasso di disoccupazione e un Mezzogiorno impoverito…divenne presto bersaglio delle critiche americane per la sua incapacità di usare i fondi del Piano Marshall che le erano stati  assegnati.”

(R: Solomon, The Internationl Monetary System 1945-1976,  Harper and Row, New York, 1977, pp. 17-8)

 

Il Presidente del Consiglio ha parlato molte volte del rischio che la burocrazia renda impossibile la spesa dei fondi europei e in particolare di quelli del Next Generation Fund. Si direbbe che non abbia tutti i torti se perfino i soldi del Piano Marshall rimasero non spesi. 

Gli “stati generali dell’economia”ovviamente non possono dare la risposta a questo problema, perché in una sfilata di personalità internazionali e di menti brillanti verranno affrontate solo questioni molto generali. 

A noi sembra che l'evento di Villa Pamphili sia il tentativo del Presidente del Consiglio di affrontare un altro problema strettamente connesso, ma in qualche modo antecedente a quello della spesa dei fondi, cioè quello della loro prenotazione da parte dei più svariati centri di spesa. Il professor Conte evidentemente è consapevole della necessità di comporre un programma unico, mentre, come si vede dai giornali di stamani, vari ministri si fanno avanti dichiarando di avere pronti dei piani imponenti e così faranno anche regioni e comuni. Ci auguriamo che gli stati generali contribuiscano a rafforzare l'impostazione del Presidente del Consiglio e a aumentare la consapevolezza da parte di tutti gli interlocutori politici, economici e sociali, della necessità di una concezione unitaria del piano.

Subito dopo però il Presidente del Consiglio si troverà a fronteggiare il vero nodo della questione. Come verranno spesi i fondi? Verranno assegnati alle varie amministrazioni statali, regionali e locali affinché procedano a spenderli ciascuno secondo le proprie regole? Oppure sarà istituita una centrale unica  alla quale applicare regole burocratiche semplici e tali da far corrispondere le intenzioni con i risultati? Questo, come ha scritto nei giorni scorsi Il Commento Politico che  tornerà presto sull'argomento  con una proposta più articolata, è il vero nodo della questione. 

Da essa può dipendere lo svolgimento successivo della legislatura.  

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