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Elezioni usa: sondaggi e analisti

The economist ha un progetto di analisi dei sondaggi (qui e nei nostri link nella pagina dedicata) e nell’ultimo aggiornamento assegna un netto vantaggio al candidato democratico e addirittura l’84% di probabilità di vittoria. Il commento politico ha principalmente fatto riferimento, in queste settimane, al progetto di Fivethirtyeight che invece è più prudente ed assegna questa settimana solo il 75% di possibilità di vittoria per Biden. Ambedue i siti aggregano sostanzialmente gli stessi sondaggi traendone conclusioni sensibilmente differenti. Il motivo per cui può avvenire che gli stessi dati diano vita a previsioni sostanzialmente diverse è dovuto proprio al modello delle elezioni presidenziali americane che sono, ricordiamolo, 50, una per ogni stato degli Usa. I sondaggi sono effettuati qualche volta su scala globale, ed in tal caso gli analisti politici devono cercare di inferire cosa questo vuol dire sui singoli stati, e qualche volta in uno stato specifico ed in tal caso li analisti politici devono provare a capire se il risultato vuole dire qualcosa anche per stati simili. I singoli stati hanno poi una tendenza storica e sociale a votare per uno dei due partiti. Quindi ci sono stati solidamente democratici (la California, le Hawaii) e stati repubblicani (l’Oklahoma, il Wyoming).

Ci sono poi gli stati incerti che sono quelli su cui la competizione elettorale si concentra. Questi sono al più una decina. Sono il centro del serpente da noi raccontato la settimana scorsa e mostrati nell’immagine qui sopra presa dal sito dell’economist. Prevedere come voteranno questi stati è la sostanza dell’incertezza che porta alla nascita di progetti come quello di 538 o questo citato dell’economist od anche a quello del New York Times ( qui ) in cui il lettore può addirittura provare ad immaginare lui stesso cosa può succedere se un candidato o l’altro vince uno stato Tutti questi siti utilizzano, però, dei modelli interpretativi dei sondaggi legati, fra le altre cose, alla somiglianza, percepita o reale, fra uno stato e l’altro e all’attenzione dei costituenti ai problemi sociali ed economici che differiscono fra loro e provocano quindi risultati differenti. La bontà di questi modelli non si può che vedere solo a posteriori. E’ per questo che  invitiamo ogni settimana ad una analisi critica delle notizie sulle elezioni Usa. Leggere un significato profondo in un singolo dato è spesso fuorviante.

Biden è in vantaggio ma quanto sia sicuro che questo vantaggio lo porterà alla presidenza è molto incerto.

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