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Un passato che non passa

A proposito dei saluti romani e delle grida di 'presente' da parte dei giovani militanti del partito dei Fratelli d'Italia e di altre formazioni di estrema destra per celebrare l’anniversario della strage di via Acca Larentia (braccia tese e come in disposizione militare allineata), dobbiamo dire al presidente del Senato e seconda carica dello Stato, senatore La Russa, che il problema non è se queste manifestazioni costituiscano o meno un reato. Lo decideranno i tribunali o addirittura la Cassazione a sezioni riunite. Il problema non è questo. Supponiamo anche che la Corte decida che quei gesti o quelle urla non costituiscano un comportamento tale da integrare un reato, questo non elimina il fatto che quei gesti e quelle urla sono un espresso richiamo al fascismo cui evidentemente i partecipanti alla manifestazione (o piuttosto un’adunata?) intendevano fare riferimento. Che cosa intende dire il senatore La Russa? Che ciò che sconsiglia di usarli è il dubbio che possa costituire un reato?

Ciò che la coscienza democratica del Paese chiede al partito della presidente del Consiglio e del presidente del Senato, è stato ed è di rifiutare completamente ed esaurientemente l'eredità del fascismo e di farlo perché quel regime nacque dalla violenza, abolì le libertà democratiche, perseguitò coloro i quali non erano d'accordo con il regime, propose e approvò le leggi razziali, portò il Paese in guerra dalla parte sbagliata determinandone la distruzione e poi si schierò con gli occupanti tedeschi quando, dopo l'8 settembre, l'Italia abbandonò l'alleanza con la Germania.

Si vorrebbe essere certi che chi oggi governa non abbia legami culturali e politici con quel passato e abbia onestamente maturato la convinzione che quell'eredità è, come disse coraggiosamente un predecessore dell'on Meloni, "il male assoluto".

Che sia reato o meno alzare il braccio o urlare 'presente' non è la questione. Il problema è che non abbiamo avuto in questo anno e mezzo di governo una chiara presa di distanze da una storia da cui l'Italia ha cercato di riscattarsi con la Resistenza e da cui ha preso idealmente le distanze stendendo e approvando la nostra Carta costituzionale.

 

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