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A proposito di un’iniziativa del presidente Musumeci

Il Commento Politico non ritiene che la maggioranza che attualmente guida la Regione Sicilia sia all’altezza dei gravi problemi che affliggono quella regione. In particolare per quanto riguarda il servizio sanitario e il suo adeguamento a standard di qualità. Tuttavia questo non ci induce ad associarci ai giudizi sulla recente uscita del presidente Musumeci sulla situazione degli hot spot siciliani. Il fatto che nell’iniziativa del presidente della Regione siano presenti strumentali elementi di polemica politica non può far dimenticare che il problema sollevato è un problema oggettivo, sia su un piano strettamente sanitario, sia su un piano politico.

Musumeci richiama l’attenzione del governo su un tema grave, mentre il governo tende ancora una volta a non affrontare i problemi troppo complicati o scivolosi.

Il presidente della Regione Sicilia non ignora che l’immigrazione è una questione nazionale e che gli hot spot dipendono dal governo. Sta, però, elevando una vibrante protesta perché le persone, relativamente poche, che arrivano in Italia positive al coronavirus vengono imprudentemente stipate nei luoghi di raccolta, con modalità che rendono inevitabile una diffusione incontrollata dei contagi. Tutto ciò, non solo realizza un trattamento disumano per gli immigrati ma costituisce un imminente pericolo per tutti i cittadini italiani che vivono in prossimità dei centri d’accoglienza. Il governo non può continuare a nascondersi dietro al fatto che gran parte di questi hot spot è stata praticamente smantellata da Salvini quando era ministro dell’Interno. A prescindere dalle precedenti responsabilità, il problema sollevato dal presidente della Regione Sicilia è attuale e urgente.

Sappiamo che per il governo è difficile ricollocare gli immigrati non solo in Europa, ma anche in Italia e che sono proprio gli alleati politici di Musumeci quelli che strillano come aquile se il ministero dell’Interno cerca di distribuire qualche immigrato nei loro territori. Ma questo non può voler dire che si possa abbandonare la Sicilia, rendendola vittima degli egoismi di tutto il Paese.

Salvini, che dà la solidarietà a Musumeci, convinca i suoi governatori a prendersi in carico una parte del problema. A loro volta, il governo e la maggioranza si indignino meno e facciano di più. È un loro dovere ed è indispensabile se non si vuole che il tema dell’immigrazione torni, sulle ali dell’epidemia, ad occupare il primo posto dell’agenda politica nazionale.

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