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L’importante intervista a Gentiloni su "Repubblica"

La gestione del Recovery fund è stata nei mesi passati il filo rosso del Commento Politico, delle nostre iniziative e dei nostri interventi. Per mesi abbiamo insistito su questo argomento nella convinzione che la definizione di un istituto specifico per l’esecuzione del piano italiano, operativo per tutta la durata del Next generation Eu e guidato da una persona di prestigio internazionale, fosse la prima e più importante delle iniziative che il governo avrebbe dovuto avviare per dare una chance alla ripresa del Paese. Gutta cavat lapidem, avevamo intitolato uno dei nostri passati editoriali: oggi più gocce – certo non solo la nostra – sono finalmente confluite da più parti nel dibattito politico e dei mass-media, e voci autorevoli parlano del rischio che l’Italia finisca per perdere i fondi messi a disposizione dell’Europa se non saranno subito prese iniziative straordinarie per l’attuazione del Piano italiano. Oggi su Repubblica il Commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni, intervistato dal direttore Maurizio Molinari (in calce il pdf dell'intervista), esprime preoccupazioni analoghe alle nostre. Afferma, infatti, che per accelerare sui fondi Ue l’Italia deve introdurre procedure straordinarie: “Non possiamo definire ‘senza precedenti’ il Recovery Fund e poi non prendere decisioni conseguenti sulle procedure ordinarie”. “Una volta definiti gli obiettivi – aggiunge Gentiloni – la vera sfida è l’esecuzione. … L’attuale operazione prevede che se non vengono raggiunti nei tempi stretti previsti gli obiettivi scritti nel piano, le erogazioni semestrali successive all’approvazione del piano saranno a rischio”

Su questi temi la Fondazione Ugo La Malfa tornerà il prossimo 4 gennaio in un convegno - La governance del piano italiano Next generation Eu - organizzato insieme ad Assonime in videoconferenza. L’iniziativa prende spunto dalle riflessioni e dalle proposte contenute nel rapporto Assonime, “Quale assetto istituzionale per l’impiego dei fondi Next Generation EU”, trasmesso alle istituzioni lo scorso 26 novembre, e dal volume della Fondazione Ugo La Malfa “Next Generation EU: proposta per il piano italiano”, pubblicato nel mese di dicembre.


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