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Un'occasione da non perdere

In un’intervista al Riformista di oggi, Goffredo Bettini torna a parlare di come potrebbe essere organizzato il campo democratico affinché ciascuna componente possa fare al meglio la propria parte.

“Ho creduto fermamente nel 2008 al progetto del Pd”. Dice Bettini. “Allora c’eravamo solo noi e Berlusconi… Si poteva pensare a una sorta di bipartitismo in grado di semplificare la geografia politica del Paese…. Mi duole dirlo ma quell’iniziativa è stata definitivamente sepolta con l’abbattimento di Veltroni … Da allora, parlare di vocazione maggioritaria intesa come ambizione ad occupare tutto o la gran parte dello spazio del campo progressista e democratico porta, come si è visto, solo all’isolamento, all’autosufficienza boriosa, alla mancanza di iniziativa unitaria verso i possibili alleati ... Mi sono rivolto a Renzi invitandolo a prendere un’iniziativa politica insieme ad altri leader che si muovono nell’area liberal democratica e moderata per dare una rappresentanza unitaria a un elettorato che può valere il 10 per cento e che è oggi frantumato in piccoli partiti che alla fine contano poco e rischiano di non produrre nulla di positivo”.

Il Commento Politico non può non registrare con interesse questa intervista. Non è la prima volta che uno dei massimi esponenti del Pd prende questa posizione. È però la prima volta che questa analisi e questa proposta vengono avanzate con tale chiarezza.

Noi ci aspetteremmo che le forze definite da molti osservatori “il partito che non c’è” rispondano a tale invito con l’energia che la critica situazione italiana imporrebbe.

Il centrodestra, come si è visto nelle ultime elezioni regionali e in quelle dei capoluoghi dove si è votato lo scorso weekend, vive una stagione di appannamento, perché diviso e perché privo sia di una proposta politica all’altezza della crisi, sia di una collocazione europea ed internazionale chiara e convincente. Tuttavia, pur non affermandosi a livello locale, esso resta, nei sondaggi, maggioranza nel Paese.

Fin qui tutti hanno taciuto, a cominciare da Matteo Renzi. Ciò nonostante il tema posto da Bettini esiste e viene continuamente riproposto in nuove sedi e da nuovi soggetti. Da ultimo da Marco Bentivogli.

Il Commento Politico auspica che in tempi brevi venga assunta un’iniziativa che apra un confronto politico serio. Se non la prenderanno i leader di questa piccola grande galassia, è forse giunto il tempo di trovare comunque una forma in cui ciò possa avvenire.

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